Come sarebbe stato ... se fosse stato

Topografia
Castiglione del Terziere è un piccolo paese della Lunigiana Toscana, situato in collina, a sinistra del fiume Magra, nel Comune di Bagnone, in Provincia di Massa Carrara, ai confini tra la Toscana, la Liguria, e l’Emilia Romagna.
Un piccolo paese con un passato illustre, con un presente intenso di consapevolezza. Nel fondale celeste: la gran catena dell’Appennino (il monte Orsajo), le panie (Alpi Apuane), e il monte Corneviglio.
In basso, nel verde più fulgido: Vallescura (Paleontologia. Tre milioni di anni or sono, mastodonti, cervidi, e altri ‘fossili’, e un’antica fornace per laterizi. Archeologia industriale.), attraversata per il lungo dalla ‘via romana’.

Castello di Castiglione del Terziere: il restauro "come sarebbe stato se fosse stato"

 

Antichità
Le origini del castello di Castiglione del Terziere risalgono all’alto medioevo, come testimoniano certe superstiti strutture murarie, che indicano una datazione anteriore all’XI secolo.
Anticamente si chiamava Castiglione dei Corbellari, dal nome dei Signori che avevano il dominio di un territorio comprendente Virgoletta, detta Verrucula Corbellariorum.
Castiglione assume l’attributo ‘del Terziere’, o ‘del Tertiero’ dal 1275, per essere compreso nella ‘pars tertiaria’, o ‘terza parte’, dei territori feudali di Alberto Malaspina di Filattiera, ramo dello spino Fiorito.
Dal 1321, il ‘castrum et fortilitium’, e cioè il paese e il castello, diventano, per alcuni anni, sede dello Stato Maggiore del Vicario Imperiale Castruccio Castracani degli Antelminelli.

Nel 1351 Castiglione del Terziere diventa feudo autonomo, e il suo primo marchese, Franceschino Malaspina detto ‘il Soldato’, è un’eminente personalità, che assume nel tempo cariche rilevanti: Capitano di Guerra della Repubblica Fiorentina, Podestà di Milano, Visconte di Luni.
La dinastia dei Malaspina di Castiglione del Terziere si esaurisce in cento anni, e dopo trattative che duravano da tempo Castiglione del Terziere diviene dominio fiorentino, restando tale per oltre trecento anni.

Nel 1451, infatti, nel castello vengono insediate la Rappresentanza della Repubblica Fiorentina, e la Corte di Giustizia.
Più tardi, dal 1477, con la ‘dedizione’ di Fivizzano a Firenze, si formerà l’enclave fiorentina in Lunigiana, vasto territorio che si estendeva dagli Appennini a Caprigliola, Albiano e Stadano, e che comprendeva Vinca. Centinaia sono stati i magistrati che hanno risieduto nell’arco di oltre trecento anni, in Castiglione del Terziere, e ancora oggi certi edifici portano il nome di Casa dei Capitani, Casa del Bargello, Casa dei cancellieri.
La decadenza del castello ha inizio nella seconda metà del XVIII secolo, quando il Capitanato di Giustizia viene trasferito a Bagnone. Risale a questo stesso periodo la costruzione della ‘chiesa nuova’, essendo la ‘vecchia’ inagibile per eccesso di vetustà.

Castello di Castiglione del Terziere: il restauro "come sarebbe stato se fosse stato"

Attualità
“...Secoli di storia s’intrecciano intorno a questo castello e alimentano nuove avventure di uomini e artisti che in questo borgo hanno trovato l’ideale punto di partenza per il futuro. Arte, storia, musica, teatro, architettura riscoprono il piacere di regalare al mondo qualcosa di nuovo e di bello...”
(Di Cicco, S.: Lunigiana. Un uomo e la sua terra: Loris Jacopo Bononi. Un castello pieno di... In: Il Golfo. La Spezia, 4 aprile 1998, p. 5)

Alla fine degli Anni Sessanta del nostro secolo, il castello e il borgo si trovavano in situazione di estrema precarietà statica. Il castello, in particolare, era praticamente un rudere che minacciava rovina.
Ingenti lavori di sottofondazione ne hanno prima assicurato la stabilità, e altri, di smontaggio e di restituzione, attuati nel totale e assoluto rispetto della verità architettonica, e con sistemi scientifici, lo hanno salvato.
Subito dopo si è proceduto al restauro ideologico - spirituale, e cioè ad arredare il castello come sarebbe stato se fosse stato, e cioè il castello è stato dotato di quanto può servire a ‘respirare’, e quindi a immaginare e a intendere, quella cultura che era stata ‘respirata’, e intesa, per secoli, attraverso la presenza di tanti giuristi, magistrati, giudici, procuratori, notai, avvocati, e letterati.
Il restauro ideologico - spirituale (il più arduo) è consistito nel comporre un’importante biblioteca, un archivio storico, una quadreria rappresentativa, e una scuola di filologia musicale e di polifonia vocale.
Nel borgo soprano sono state restaurate alcune case ‘monumentali’, per il loro significato storico. Altre sono in corso di restauro.

 

 Il Centro di Studi Umanistici ‘Niccolò V’
Adolfo TanziDa oltre trent’anni il castello e il borgo hanno assunto precise funzioni culturali, grazie all’istituzione del Centro di Studi Umanistici ‘Niccolò V’, e della Libera Cattedra di Filologia e Polifonia Vocale di Castiglione del Terziere (diretta dal M.° Adolfo Tanzi, professore di armonia nel Conservatorio di Parma).
Castello di Castiglione del Terziere: il restauro "come sarebbe stato se fosse stato"Il Centro di Studi Umanistici ‘Niccolò V’ (dal 1973) promuove, e ospita nel castello e nel borgo, conferenze, seminari, convegni, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, concerti strumentali e vocali, e provvede alla stampa e alla distribuzione gratuita di numerose pubblicazioni.
Memorabili fra le tante, e tutte notevoli, le mostre documentarie Fortificazioni e Fabbriche Civili Medicee in Lunigiana (1980), La ‘presenza’ di Dante nella biblioteca di Castiglione del Terziere (1996), L’autografo ritrovato – L’autografo emozionato (Celebrazioni leopardiane 1798 – 1998) Le pubblicazioni a stampa a volte sono realizzate in collaborazione con l’Accademia degli Imperfetti di Fivizzano.

Elena Dosi – Delfini: Il laudario perugino e i suoi rapporti con alcune forme di drammaturgia sacra d’Umbria e d’Abruzzo. Edizioni Castiglione del Terziere. s. a.

Dino Ghini: Parole a Pontremoli. Edizioni Castiglione del Terziere.

Malaspina, T.: Dello scrivere le vite. A cura di V. Bramanti. Bergamo, Moretti & Vitali in collaborazione con il Centro di Studi Umanistici di Castiglione del Terziere, 1991

Harms, M.: La sepoltura di Pietro da Noceto nel Duomo di Lucca opera di Matteo Civitali, con un profilo di Pietro da Noceto di L. J. Bononi. Castiglione del Terziere, 1997.

Bononi, L. J.: ‘Habent sua fata libelli’ Il Polibio del Perotto ritrovato e riperduto. Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore. Rara Volumina, I, 1999

Bononi, L. J.: Libri & Destini. La cultura del libro in Lunigiana. Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2000

La Biblioteca
è costituita da testi manoscritti e a stampa di Autori nati in Lunigiana, dal secolo XV ad oggi, da testi manoscritti e a stampa (in prima edizione o in edizione incunabula) di Storia fiorentina, toscana, genovese, lunigianese, e da moltissimi testi di Letteratura Italiana (in prima edizione o in edizione incunabula), da Dante ad oggi.

Castello di Castiglione del Terziere: il restauro "come sarebbe stato se fosse stato"Bononi, L. J.: Biblioteca di Castiglione del Terziere. Sezione Lunigiana – Storia Locale. In: Giornale Storico della Lunigiana. Gennaio – Dicembre 1973 - 1974

Bononi, L. J.: La biblioteca di Castiglione del Terziere. Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore. Rara Volumina, I, 1996

L’Archivio
(notificato dallo Stato), raccoglie documenti riguardanti i rapporti tra Firenze e la Lunigiana dal XIV al XVIII secolo.

Bononi, L. J.: Archivio di Castiglione del Terziere. Documenti vari. In: Giornale Storico della Lunigiana. Gennaio – Dicembre 1986

Bononi, L. J.: Archivio di Castiglione del Terziere. Documenti relkativi a Pontremoli. Sec. XVIII. In: Giornale Storico della Lunigiana. Gennaio – Dicembre 1990 - 1991

La Quadreria
ha funzione di documentazione storica. Raffigura personaggi della dinastia Medicea, e altri, presenti in vario modo nella storia di Castiglione del Terziere, di Fivizzano, di Pontremoli, e della Lunigiana in generale, insieme a vedute e a mappe storiche di luoghi di Lunigiana.

I reperti archeologici
testimoniano, per quanto sia possibile, la filosofia Medicea del colligite fragmenta nec pereant (raccogliete i frammenti affinché non si perdano).

Restauro, biblioteca, archivio, quadreria, arredamento: tutto è stato realizzato in chiave di ‘memoria storica’, allo scopo di conservare e comprendere il passato dal quale attingere elementi fondamentali per l’identità del presente.
Sono migliaia, infatti, gli studiosi e gli studenti, provenienti dall’Italia e dall’estero, che ogni anno vengono in visita di studio a Castiglione del Terziere.

Il castello e il borgo sono oggi in Lunigiana il punto di riferimento per il recupero e il consolidamento del senso d’identità e di appartenenza, specie per i giovani.

La Libera Cattedra di Filologia e Polifonia Vocale di Castiglione del Terziere
Istituita il 31 agosto 1974, ha tenuto numerosissimi concerti a Castiglione del Terziere e in molte città e località italiane ed estere (Danzica, Salamanca, Barcellona, Bydgoscz, Erlangen, New York, Bethesda, Washington, etc.)
Diretta, fin dalla fondazione, dal M. o Adolfo Tanzi, professore di armonia nel Conservatorio Musicale di Parma, è composta da Amici quasi tutti originari di Parma. Molti dei ‘vecchi’ allievi, oggi sono noti professionisti, nel campo musicale, e in altre ‘latitudini culturali’. Tra i più ‘fedeli e amorosi’ si ricordano la dottoressa Cristina Salvarani, la signorina Silvia Valenti, il dottor Leonardo Riccardi, il prof. Alberto Salarelli, e il famoso liutaio Renato Scrollavezza, amico inseparabile della Libera Cattedra.
Oggi si lavora a inserire stabilmente in campo Europeo l’attività di questa scuola ‘unica’ per le sue qualità.

Contatti


Via del Borgo, 1
Castello di Castiglione del Terziere
54021 - Bagnone (MS)

castellodelterziere@gmail.com

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